Cacao, prezzo alle stelle: uova di Pasqua (e tavolette di cioccolato) si "riducono"

cioccolato

L’uovo di pasqua quest’anno potrebbe essere più piccolo. Brutte notizie per i bambini amanti dei dolci. Il motivo? L’aumento del prezzo del cacao che a gennaio sarebbe lievitato del 40% rispetto al 2023 e oggi avrebbe raggiunto un costo di 6.400 dollari per tonnellata.

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La crisi

Alla base di questa “crisi” ci sono le condizioni meteorologiche. L’Africa, luogo in cui avviene circa il 70% di produzione del cacao sarebbe diminuito. In particolare gli agricoltori della Costa d’Avorio, primo paese produttore mondiale, hanno spedito 1,12 milioni di tonnellate di cacao ai porti dal 1 ottobre al 18 febbraio, in calo del -33% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nel frattempo, il Ghana Cocoa Board ha tagliato la stima della produzione in Ghana, secondo paese leader, per il 2023/24 al minimo degli ultimi 14 anni, pari a 650.000-700.000 tonnellate, rispetto a una precedente previsione di 850.000 tonnellate, citando il contrabbando e le condizioni meteorologiche sfavorevoli.

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Tedd George, Chief Narrative Officer di Kleos Advisory, durante un dibattito a CNBC africa ha dichiarato: «Siamo di fronte a una vera crisi del settore per una combinazione di fattori, ma uno dei piu grandi e il cambiamento climatico, rafforzato anche da El Nino. Fondamentalmente ci sono molti problemi su cui abbiamo riflettuto a lungo, ovvero la mancanza di sostenibilita, e in particolare in Ghana, degli alberi secolari. Ed e per questo che ci sono state perdite cosi devastanti.

In Ghana hanno perso qualcosa come 500.000 ettari di cacao, e finora ne hanno ripristinati solo circa 40.000. È solo l’8%… Inoltre, quando si ripianta, non si produce immediatamente. Per raggiungere il massimo livello di produzione che ti aspetteresti dalla nuova varietà di alberi, ci vogliono almeno tre anni, o più probabilmente dai cinque ai sette anni. Quindi questa e una soluzione a medio e lungo termine. Ma a breve termine no, c’e la reale preoccupazione che questa produzione scompaia definitivamente. E se ci sono problemi simili anche in Costa d’Avorio, allora significa che i prezzi alti continueranno e saranno dolorosamente alti».

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Le conseguenze

I più importanti produttori, Nestlé, l’inglese Cadbury e altri, devono trovare delle soluzioni al più presto. Non sorprenderebbe se la comune «tavoletta» di cioccolato da 100 grammi dovesse ridursi a 80 grammi. Più in generale, tutto quello che solitamente viene ricoperto di cioccolato, dovrà essere velocemente ripensato, molto probabilmente mantenendo la forma ma non la sostanza di prima. Nelle ultime settimane si parla di alcuni esperimenti che prevedono il rivestimento dei cioccolatini con un velo di cioccolato spray.

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