La cucina italiana candidata a Patrimonio mondiale Unesco. Lo chef Antonello Colonna: «Era ora, il Made in Italy è stile di vita»

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La cucina italiana candidata a Patrimonio mondiale Unesco. «Era ora! Perché l’amatriciana sta al Colosseo come la carbonara sta al Pantheon”, esulta lo chef pluristellato Antonello Colonna che  sottolinea come “da adesso ancora di più, alla luce di questo ennesimo riconoscimento, diventa fondamentale difendere la nostra identità, quella dell’Italia.

Amatriciana, un classico intramontabile della cucina romana

Perché il Made in Italy non è un’etichetta ma uno stile di vita, lo si vede dalla moda, dal design, dall’enogastronomia che tutto il mondo apprezza e sta a noi tutelare la dieta mediterranea senza farsi prendere dalla sudditanza europea che vorrebbe metterla in discussione.

Pasta alla carbonara, la ricetta perfetta per gli spaghetti

Domani nelle scuole maestri e professori dovrebbero cominciare la lezione ricordando questo ennesimo riconoscimento della cucina italiana, che si aggiunge ai formaggi nella top ten mondiale e al fatto che amatriciana e carbonara sono i piatti più amati dai turisti di tutto il mondo. Se mi chiedono lei chef che cucina fa? Io rispondo genuina, casareccia, che male c’è? Non siamo affatto provinciali. Perché la cucina italiana è cultura e quindi merita di andare sotto l’egida del ministero della Cultura».

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