Giovane pizzaiolo dell’anno: vince Gianluca Schiano di Cola

Gianluca Schiano di Cola è il giovane pizzaiolo dell’anno! Ha 24 anni ed è stato proclamato vincitore al termine della prima edizione del contest organizzato da Il Mattino e curato dal giornalista Luciano Pignataro.

«Dedico questo premio a un amico che non c’è più», dice mentre ritira il premio consegnato dal direttore del Mattino Francesco de Core

Napoletano di Bacoli, Gianluca lavora a Milano nella pizzeria di Sophia Loren: «È stata un’esperienza bellissima, mi sono voluto mettere in gioco. L’adrenalina è stata tanta, la concentrazione anche. Il livello era altissimo, puntavamo tutti alla vittoria. Sono molto felice». 

La sfida

Dieci i finalisti scelti tra cinquanta pizzaioli professionisti under 25, ma tra tutte le proposte, sono state le creazioni del giovane Gianluca a convincere i giudici.

Luca Cucciniello, Roberto Daffinito, Procolo Ferrigno, Alessio Guastadisegni, Domenico Menzella, Antonio Pacifico, Mattia Michele Saracino, Riccardo Toraldo, Andrea Vernacchio e Gianluca Schiano di Cola si sono sfidati nelle sale dell’Accademia enogastronomica Mediterranea della Mostra d’Oltremare di Napoli. I giovani pizzaioli si sono confrontati su due livelli: la preparazione di una pizza tradizionale a scelta tra margherita, marinara o cosacca, e una d’autore ispirata ispirata al loro territorio e alla sostenibilità.

Il vincitore

La generazioneZ di pizzaioli che ha partecipato alla sfida lanciata ad agosto da Il Mattino, ha studiato con accuratezza la scelta dei prodotti per le pizze d’autore. Schiano di Cola ha interpretato perfettamente la filosofia del contest scegliendo prodotti flegrei: asparagi di mare, mousse di bufala, crema di pomodoro cannellino, cozze, pomodoro datterino semi dry e zest di limone.

«Mi aspetto un futuro fatto di pizza pizza pizza – racconta dopo l’evento – perché per me è tutto. Metto tanta passione e impegno in ciò che faccio e quando ci sono queste due cose c’è tutto. Bisogna sempre mettersi in gioco e puntare alla vittoria».

Il premio

Il vincitore, oltre al titolo di “Giovane pizzaiolo dell’anno”, ha ricevuto un dono particolare: una scultura di Lello Esposito. Classe 1957, con le sue opere racconta le viscere di Napoli, ne interpreta il genius loci ed è oggi uno dei più affermati scultori a livello internazionale. 

«Ho voluto rappresentare una Cariatide che regge un disco – spiega l’artista – può essere il Sole, adorato in tutta l’antichità greca, una donna che genera luce, vita, ricca di energia e al tempo stesso di pazienza. Un disco che ricorda la pizza».

A premiare il vincitore il Direttore de Il Mattino Francesco De Core che ha consegnato personalmente la scultura di Lello Esposito: «La pizza non è soltanto tradizione, ma anche occupazione, ricerca, inventiva – commenta il direttore – questo concorso è importante perché in questo settore ci sono tanti giovani talenti che possono esprimere le proprie capacità anche attraverso le nostre iniziative».

La giuria

La giuria, presieduta da Luciano Pignataro e composta dallo chef stellato Peppe Guida, da Salvatore Grasso (presidente pizzerie centenarie di Napoli), Errico Porzio (maestro pizzaiolo) e Ciro Salvo (due volte campione d’Europa con 50 Top pizza), ha valutato l’aspetto e il gusto di ciascuna delle pizze presentate dai finalisti.

«A un giovane pizzaiolo consiglio di badare alla sostanza e di puntare molto sulla propria formazione personale», dice Ciro Salvo, il maestro pizzaiolo di 50 Kalò, a margine dell’evento. «La cosa più facile è fare un buon impasto ma non bisogna mai trascurare l’aspetto pratico del banco e del forno, soprattutto questo del forno che oggi è l’aspetto che viene trascurato di più. Un bravo pizzaiolo deve essere anche un bravissimo fornaio, un pizzaiolo che non sa cuocere le pizze non può neanche essere definito tale. Per questo consiglio ai giovani di curare tutti gli aspetti produttivi della pizza, non solo l’impasto. L’augurio più grande che posso fare loro è quello di essere il nostro futuro, perché è un comparto in crescita e ha bisogno di persone di valore». 

«Oggi forse s’è un po’ persa la pazienza, i giovani cercano e vogliono subito risultati», osserva Errico Porzio. E rivela: «Faccio questo lavoro da 30 anni e, tra le varie cose, quello che mi ha portato al successo è stata proprio la pazienza. Per i primi cinque anni della mia esperienza ho gavettato molto, oggi per i giovani è molto più semplice, hanno possibilità che prima non avevamo. Avere pazienza ripaga sempre e, come ripeto spesso, è necessario metterci non passione ma amore, da coltivare giorno dopo giorno. Solo così si possono raggiungere gli obiettivi». 

L’evento

Gianluca Schiano di Cola è il giovane pizzaiolo dell’anno, ma tutti e dieci finalisti meritano una menzione speciale. Hanno affrontato il concorso con passione, sono giunti alla finale preparati e con un forte desiderio di mostrare le loro capacità e il loro amore per la pizza, una vera e propria arte culinaria. Tutti legati alla tradizione, quella della pizza e quella del loro territorio, ma con un forte desiderio di innovare e mettere la loro creatività a frutto di un patrimonio culinario amato in tutto il mondo. Alla fine sono applausi per tutti.

«È straordinario che questi giovani abbiano sia la capacità di preparare la pizza tradizionale sia di proporre ricette innovative – ha dichiarato Antimo Caputo, main partner dell’iniziativa – non mi piace pensare a loro come generazione futura, è più giusto parlare di presente. A venticinque anni si è pronti per affrontare un ragionamento gastronomico e questi ragazzi secondo me lo hanno urlato a gran voce». 

Grandi protagonisti dell’evento, oltre ai giovani finalisti e alle loro creazioni, i prodotti di eccellenza legati alla terra, scelta necessaria per una buona pizza come ha ricordato Tommaso Romano, presidente presso il Consorzio pomodoro San Marzano DOP dell’agro Sarnese Nocerino, supporter partner della kermesse. 

Entusiasti di aver partecipato a questa giornata dedicata alla pizza e ai giovani talenti pizzaioli anche Gaetano e Antonello Sorrentino di Sorì, l’azienda casearia che produce la mozzarella di bufala campana dop, premium partner dell’evento. 

Si ringraziano per la collaborazione il Main Sponsor Mulino Caputo, il Premium Partner Sorì Italia e il Supporter Partner Consorzio di Tutela del Pomodoro San Marzano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Exit mobile version