Il giorno della merenda, una buona abitudine da non trascurare: i consigli

Amata da tutti i bambini, la merenda resta una buona abitudine anche da adulti, un’antica usanza che contraddistingue l’alimentazione del nostro Paese, poi adottata anche nel mondo. A metà mattina come a metà pomeriggio la merenda è un rito per 34 milioni di italiani, tanto da avere una Giornata Nazionale tutta sua.

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La merenda rientra, nella buona abitudine di consumare più pasti durante la giornata, cinque secondo gli esperti (tre principali e due “spezza-fame”), che hanno la funzione di portarci a fine giornata con un apporto energetico e nutrizionale adeguato, e con una giusta gratificazione del gusto. È grazie alla merenda che si recuperano le energie per sopperire al calo di concentrazione di metà mattinata e per affrontare gli impegni del pomeriggio.

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Il nutrizionista Michelangelo Giampietro spiega perché lo spuntino è importante all’interno di una proposta dietetica equilibrata, a tutte le età, e indica cosa consumare durante il “momento della ricompensa”. Una soluzione golosa e nutrizionalmente bilanciata? Pane e Bresaola della Valtellina IGP. E la food blogger Leyla Farrella (Dulcisss in Forno) propone 8 merende leggere e pratiche con il prodotto tipico IGP che piace a 42 milioni di italiani.

Sono tante le curiosità legate a questo momento della giornata. Ad esempio, la merenda più antica della storia di cui abbiamo notizia è il bretzel (o pretzel), il noto biscotto salato preparato dai monaci europei proprio come premio da dare ai bambini che studiavano e imparavano a memoria la Bibbia (“pretiola”, “ricompensa” in latino, e da qui “pretzel”).

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