Giovane Pizzaiolo dell’Anno 2025: l’intelligenza artigianale firmata Sorì al fianco dei talenti under 30

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C’è un filo che unisce la tradizione più autentica dell’arte bianca alle mani di chi oggi la sta reinventando: è l’Intelligenza Artigianale, quella sensibilità capace di trasformare un sapere antico in un gesto contemporaneo. Un concetto che quest’anno è stato protagonista al Giovane Pizzaiolo dell’Anno 2025, il premio de Il Mattino dedicato ai talenti under 30 che stanno ridisegnando il futuro della pizza.

Anche quest’anno, tra i protagonisti c’era Sorì, storica realtà casearia campana, sponsor dell’evento e presenza naturale in un contesto che celebra la qualità e la ricerca.

La nuova generazione della pizza: meno regole, più identità

Osservare da vicino il lavoro dei giovani pizzaioli significa guardare il mestiere con occhi nuovi. Sono ragazzi che conoscono le regole, ma non hanno paura di superarle. Rispettano la tradizione, ma sanno che la tradizione non è un museo: è un’eredità viva, da interpretare e far evolvere ogni giorno.

Lo raccontano bene le immagini e le testimonianze raccolte durante l’evento: impasti contemporanei, fermentazioni creative, abbinamenti studiati e una nuova consapevolezza nell’uso delle materie prime. È il segno di una generazione che ha capito che per innovare bisogna prima ascoltare la memoria, gli ingredienti e il territorio.

È la stessa energia che Sorì ha colto già da tempo collaborando con i pizzaioli e raccontandoli nel podcast Intelligenza Artigianale, dove emergono storie di ragazzi che non temono di sperimentare, di esplorare nuove tecniche e di mettersi in discussione.

Sorì: quando la qualità è un gesto che si tramanda

Essere sponsor del Giovane Pizzaiolo dell’Anno non è stato, per Sorì, un semplice ruolo di rappresentanza. È un modo per ribadire un’idea precisa: la qualità nasce dalle mani. Da quelle che impastano, da quelle che modellano il latte, da quelle che scelgono ogni giorno di difendere un mestiere che vive di sensibilità prima ancora che di tecnica.

«Desideriamo che tutto questo nostro sapere accumulato negli anni, possa essere trasferito ai giovani che sanno ben coniugare la tradizione con l’innovazione.» spiega Antonello Sorrentino, CEO di Sorì nel video dedicato all’evento.


Un equilibrio che rende unico ogni fiordilatte Sorì, ingrediente protagonista nelle pizze presentate dai concorrenti e nelle mani dei giovani talenti. La presenza dell’azienda all’evento è stato anche un segnale chiaro: credere nei giovani significa investire nel futuro stesso della pizza. Sorì lo fa da anni, considerandoli non solo una risorsa, ma uno stimolo per crescere, migliorare e aprire nuovi scenari.

Mani giovani, storia antica: la pizza continua la sua evoluzione

L’edizione 2025 del Giovane Pizzaiolo dell’Anno ci ha dimostrato che la pizza italiana sta vivendo uno dei suoi momenti più fertili. E che la sua forza non sta solo nell’innovazione tecnica, ma nella capacità di tenere insieme radici e visione.

Sorì, con il suo fiordilatte, la Mozzarella di Bufala Campana Dop, e la sua filosofia, ha portato all’evento un messaggio semplice ma fondamentale: il futuro della pizza nasce dalla capacità delle nuove generazioni di ascoltare ciò che viene prima di loro e di trasformarlo, con intelligenza artigianale, in qualcosa di nuovo.

Perché dietro ogni grande pizza c’è sempre una storia.
E un ingrediente che fa la differenza.

Scopri l’edizione 2024

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