Che piacere in osteria: la ricetta del petto di vitello alla Fornara

carne

Dietro la parola osteria romanesca si nasconde troppo spesso, complice il turismo, del facile folklore. Per fortuna i gourmet possono ancora trovare insegne storiche che mantengono vivi saperi e sapori, nonché indirizzi di ultima generazione dove amatriciana e coda diventano un vero e proprio manifesto di devozione affettuosa alla cultura delle radici.

Ecco allora Lilli a Tor di Nona trovare ancora un piatto di casa quasi sparito dalla carta dei ristoranti come le penne all’arrabbiata, o ancora, nel buchetto al Ghetto della Sora Margherita la inconsueta cacio e pepe con l’aggiunta cremosa della ricotta.

Poi, le care vecchie lasagne e cari vecchi classici come carciofi e carbonara. Trippa in tutte le maniere – magnifica quella fritta – all’Osteria della Trippa in Trastevere, locale moderno dal cuore antico, mentre per rivivere i mitici anni ’60 del cinema e degli artisti, non bisogna lasciare perdere una sosta dal fantastico Armando al Pantheon.

La ricetta del petto di vitello alla Fornara di Arcangelo Dandini, L’Arcangelo – Roma

«Questo è un arrosto fenomenale: peccato che sia relegato ai semplici piatti da osteria», sentenzia Arcangelo Dandini, chef dell’Arcangelo e guru credibile di una cucina delle radici.

Ingredienti

Preparazione

Step 1

La preparazione è semplice: tritate gli odori, uniteli all’olio con sale e pepe e ungete bene la carne prima di lasciarla marinare un paio d’ore.

Step 2

In un forno statico a 190 gradi fate cuocere una ventina di minuti, poi bagnate col vino e lasciate andare altri 45 minuti.

Step 3

Il piatto è ancora più buono se bagnato col suo fondo ben deglassato

Step 4

Vino consigliato: sannio DOC Aglianico Piedirosso

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