Taste 2023, a tavola con tutte le novità

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    Una tavola imbandita con le ultime novità nate dalla creatività e dall’arte degli artigiani italiani del cibo è stata apparecchiata a Firenze durante Pitti Taste. Dall’antipasto al dolce un menu di eccellenze gustato dagli oltre 7mila operatori del settore (+40% rispetto al 2022) arrivati in Fortezza da Basso da più di 50 paesi.

    La pasta protagonista in città

    Il tema gastronomico di questa sedicesima edizione era la pasta. Celebrata in Fortezza con un’installazione è stata declinata in città nei mille eventi del Fuori Taste. Un esempio l’evento organizzato da 28 Pastai, l’unica pasta con filiera certificata blockchain prodotta nel distretto pastaio più antico d’Italia, Gragnano, in collaborazione con l’azienda conserviera Corbarì, presso l’Insolita Trattoria.

    Una serata dedicata ai nuovi modi dello chef illusionista Lorenzo Romano di interpretare la pasta. Grazie all’abilità di Lorenzo, pasta e pomodoro di Corbara, sono diventati bomboloni salati, polpettone in crosta fino a cupcake con lamponi. Ma, a furor di popolo, chiude la cena l’unico piatto replicabile dai comuni mortali: uno spaghettone al pomodoro.

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    Dal caviale di colatura di alici al caffè più costoso al mondo

    Aperitivo

    Tornando in Fortezza ecco come organizzare la tavola delle novità dall’antipasto al dolce. Si parte dall’aperitivo con delle tartine veramente insolite come le fettine di pane abbrustolito coperte da un velo di burro e insaporite dal “caviale” di colatura di alici di Acquapazza Gourmet. Sviluppato in collaborazione col Centro di Ateneo per l’innovazione e lo Sviluppo dell’Industria Alimentare dell’università Federico II di Napoli, il caviale di colatura d’alici è stato ottenuto con la tecnica della sferificazione diretta che prevede l’aggiunta di alginato di sodio alla colatura di alici per ottenere una perlina solida all’esterno ma dal cuore liquido.

    È invece vero caviale quello che Cru Caviar emulsiona con puro burro goloso. Il 30% di caviale dona al burro un colore grigio perla che anima le tartine di un tocco di originalità e raffinatezza. Nei bicchieri i nuovi aperitivi già pronti in bottiglia di Plose come l’Hugo, il Gin Tonic e Alpex Spritz.

    Antipasto

    Per antipasto arriva un trionfo di salumi made in Tuscany dell’Antica Macelleria Falorni. Ecco la finocchiona Igp realizzata con carni selezionate di suini allevati in Italia, aromatizzata con semi di finocchio selvatico e premiata con Cinque Spilli della Guida Salumi d’Italia 2023. Il prosciutto crudo affinato sotto la cenere e i salami con Chianina in purezza o aromatizzata al tartufo.

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    Primo piatto

    La Toscana e l’Abruzzo si uniscono per la prima portata. La pasta di ceci, lenticchie, piselli o fave dell’azienda agricola Ramo di Mandorlo trova il suo condimento nella linea di sette sughi (Ragù Napoletano, A’ Salsaforte, La Genovese Napoletana, Il Ragù Toscano, La Sciuè Sciuè del Vesuvio, La Puttanesca coll’Aglione e Il Sugo Finto) di Giò e Giuà, ricette antiche ispirate dalla tradizione culinaria toscana e quella campana. A completare un’abbondante grattugiata di Parmigiano Reggiano invecchiato 40 mesi, per dare un tocco di umami al piatto. Il Parmigiano 40 mesi si può gustare anche in scaglie esaltato da qualche goccia di Aceto Balsamico di Modena del Duca Igp.

    Secondo piatto

    Come secondo piatto la semplicità di un uovo all’occhio di bue. Certo, il piatto è semplice, ma la scelta di materie prime ottime ne fa una portata gourmet. L’olio è l’intenso Rea di Pujje, che, con le sue note di foglie di pomodoro, di erbe aromatiche e di mandorla esalta l’uovo di gallina Plymouth Rock, originaria dell’omonima città statunitense, di The Garda Egg dal gusto denso e carnoso. In abbinamento un assaggio di Robiola Incavolata de La Casera, un formaggio fresco di latte di capra pastorizzato avvolto nelle foglie di cavolo legate a mano.

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    Dolce, caffè e digestivo

    Una coccola di fine pasto è rappresentata da Le Formine, i biscotti della Pasticceria Mearini in pasta frolla e cioccolato, decorati a mano accompagnati dalle marmellate in tubetto di Chiaverini nei gusti more di rovo, arance con scorze e fichi e mandorle o dal miele al tartufo di Savini. Ma anche da una coppa di gelato Carapina fatto in casa. L’emulsione, nei gusti primolatte, crema, cioccolato, nocciola e pistacchio, viene venduta in un brick e basta mantecala nella gelatiera per avere in pochi minuti il gelato pronto da gustare.

    A conclusione di un pranzo così articolato non può mancare un caffè da “Guinness”, il Candy Geisha di Ditta Artigianale, una varietà proveniente dalla Colombia dalle note floreali e fruttate, che costa oltre 100 euro al chilo. In alternativa al caffè c’è la tisana de La Via del Te al finocchio e liquerizia dalle riconosciute proprietà digestive.

    Il bicchierino della staffa è legato alla memoria con due dei prodotti simbolo dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare, unità produttiva dell’Agenzia Industrie Difesa, quali il Cordiale o l’Elisir di China nicchie dell’eccellenza alimentare che hanno accompagnato generazioni di soldati italiani

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