Marco Radicioni è convinto che, al pari dell’arte, anche il cibo possa sollecitare l’anima. Dove il cibo, per questo maestro gelataio, è la sua straordinaria materia fredda. Così, un poco giocando sul ricordo d’infanzia, un poco sperimentando tecniche d’avanguardia, molto giocando su materie prime di altissima qualità, il suo gelato si presenta subito emozionante al gusto.
La prima cosa che balza al palato è la compattezza cremosa del prodotto, ottenuto con un mantecatore verticale, la Cattabriga. Poi niente additivi, niente zuccheri superflui. Tutto deve essere sapore allo stato puro, con un lavoro non piccolo anche sulle consistenze. Nascono da questa idea gusti come il pistacchio turco Mawardi, dal persistente sapore erbaceo, oppure il “Papavero ai Tropici”, felice mix di cioccolato bianco al mango e semi di papavero, o ancora la combinazione riuscita di curcuma, olio extravergine di oliva e pepe nero.
La nocciola (la Tonda Gentile delle Langhe) è di fantastica lunghezza di sapore, mentre il sorbetto di cocomero col cioccolato, per simularne i semi, è non meno rinfrescante e stuzzicante del frutto originale, al pari della mora, del mirtillo, della pesca tabacchiera, del limone. Commento a parte merita il Piura, un fondente al 76 percento da cacao peruviano.