Un piatto della tradizione che inebria le strade di Bari da oltre quattro secoli. Riso patate e cozze, una pietanza tramandata di generazione in generazione che unisce ingredienti di terra a quelli di mare. Quel piatto che viene preparato la domenica nella classica tiella (un tegame di terracotta) e che con i suoi profumi sa d’infanzia, di amore e ricordi. Richiede una lunga e accurata preparazione essendo un piatto laborioso, ma vedrete che le diatribe non mancheranno.
Il riso patate e cozze vuole la zucchina?
Ma come la zucchina nel riso patate e cozze? Ma anche no! E invece in certi “sottani” di Bari vecchia la zucchina conferisce struttura e umidità al piatto favorendo la cottura e donando un tocco di freschezza estivo. Tuttavia, la ricetta classica (come questa) non ne prevede l’uso. Ma qui si potrebbero aprire dei discorsi che… meglio iniziare a cucinare!
Qual è la denominazione corretta?
Adesso lascio decidere a voi: ad ognuno la sua teoria. Riso patate e cozze dovrebbe chiamarsi in base agli ingredienti che si mettono nella “tiella”? Oppure, la denominazione deve essere fedele alla classica tradizione barese? Quindi, tra Pataterisoecozze e Risopatateecozze (ovviamente tutto attaccato come lo nominano i baresi) il dubbio è amletico, profondo e surreale. Solo una cosa è certa: è buona da morire. Insegnatami da mamma e nonna, credo che questa pietanza sia un caposaldo della mia cucina. Per cui, di questi segreti e raccomandazioni, fatene buon uso… meh cuciniamo!!!