Il gusto si fa glam: la ricetta dello sgombro sotto vento

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Una freschezza, quella dei locali “freschi” della Capitale, che non si limita come è ovvio, all’efficienza di condizionamento della sala, ma soprattutto a quella della cucina. Si può allora descrivere un viaggio a tutto tondo nella complessa offerta del buono da mangiare a Roma.

Voglia di classici? Difficile trovare di meglio della solidissima Sora Lella nel cuore dell’Isola Tiberina. Sul versante opposto, tutto esotismo trendy, Zuma nel Palazzo Fendi offre opportunità davvero speciali di scoprire una cucina giapponese fuori dalla banalità, anche se eccellente, dei soliti sushi e sashimi.

Dal sushi alla carbonara d’autore o al misto di salumi e formaggi il passo è grande, ma del tutto sostenibile se la garanzia viene da Pierluigi e Alessandro Roscioli, inventori di successo di una formula per “foodies” che ha saputo stregare i palati più esigenti. Resta sempre al top il Sanlorenzo, a due passi da Campo de’ Fiori, indirizzo felice di raffinata cucina di pesce con contorno di vini importanti e delle raffinate opere di artisti contemporanei collezionate dai titolari.

La ricetta dello sgombro sotto vento di Stefano Chinappi, Chinappi – Roma

Stefano Chinappi si diverte con ricette sfiziose come questa.

Ingredienti

Preparazione

Step 1

Pulire gli sgombri eviscerandoli, sfilettarli e riporli in frigo.

Step 2

Pulire i peperoni, tagliarli a fettine, preparare un fondo con olio cipolla patata affettata e alloro, fare sudare per 5 minuti, sfumare con vino bianco, aggiungere i peperoni, sale e pepe, aggiungere acqua a coprire, chiudere con coperchio e far andare per 30 minuti a fuoco lento.

Step 3

Frullare la salsa e setacciarla, togliendo il liquido in eccesso.

Step 4

Cuocere i filetti in acqua acidulata, avvolgerli e fermarli con uno stecchino a 70 gradi per un minuto.

Step 5

Scolare e asciugare poi impiattare.

Step 6

Condire con olio sale e pepe, mettere la crema di peperoni su ogni filetto e alloro in polvere.

Step 7

Vino consigliato: un Verdicchio di Matelica

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