Starbucks, in Italia arriva il caffè all'olio di oliva. L'amministratore delegato: «Un gusto prelibato per il palato»

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Starbucks lancia in Italia le bevande a base di caffè all’olio d’oliva. La più grande catena di caffè al mondo, ha annunciato il lancio di una linea di bevande nel bel Paese. L’amministratore delegato Howard Schultz ha dichiarato che il «sapore inaspettato, vellutato e burroso dell’olio d’oliva… esalta il caffè e lascia un gusto dolce sul palato».

Cosa è successo

Starbucks è una delle principali aziende statunitensi che ha incontrato ostacoli nel tentativo di espandersi nel mercato italiano del cibo e delle bevande. La scena italiana del caffè è famosa per le sue caffetterie indipendenti e spesso a conduzione familiare. Attualmente Starbucks ha circa 20 negozi nel Paese.

Ora, ci saranno persone che diranno: «olio d’oliva nel caffè? Strano». «Ma la prova finale è nell’assaggio, ha dichiarato Schultz sul sito web dell’azienda. «In oltre 40 anni, non riesco a ricordare un momento in cui sono stato più eccitato, più entusiasta», ha aggiunto l’a.d.

L’azienda prevede di portare la selezione di bevande calde e ghiacciate nei negozi della California meridionale negli Stati Uniti questa primavera. Il Regno Unito, il Medio Oriente e il Giappone seguiranno nel corso dell’anno.

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Le novità sul mercato

La gamma Oleato comprende un espresso shakerato ghiacciato e un latte all’olio d’oliva «cotto al vapore con latte d’avena». Ci sarà anche un caffè freddo in cui «un’infusione setosa di olio extravergine di Partanna con schiuma di crema dolce alla vaniglia… scende lentamente attraverso la bevanda». L’olio d’oliva è una parte fondamentale della dieta mediterranea, associata a Paesi come Italia, Grecia e Spagna. I suoi benefici per la salute sono in parte attribuibili agli acidi grassi monoinsaturi, che contengono vitamine e minerali, e ai polifenoli, micronutrienti derivati dalle piante.

Il termine «bere olio d’oliva» ha fatto tendenza su TikTok l’anno scorso, con sostenitori che dicevano che aveva proprietà antinfiammatorie. Alcuni italiani hanno invitato a boicottare Starbucks quando ha annunciato l’apertura del suo primo negozio nel Paese nel 2018. All’epoca, il signor Schultz disse: «Non veniamo a insegnare agli italiani come si fa il caffè. Veniamo qui con umiltà e rispetto, per mostrare ciò che abbiamo imparato».

L’anno scorso, la notizia che Domino’s Pizza avrebbe lasciato l’Italia è stata festeggiata da alcuni utenti dei social media. Il gigante del fast food ha faticato a conquistare i clienti nella culla della pizza da quando è stato lanciato nel 2015. Durante la pandemia ha dovuto affrontare una concorrenza sempre più agguerrita, in quanto i ristoranti locali hanno aderito a piattaforme di consegna di cibo come Deliveroo e Just Eat.

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