Aumentano i romani che seguono una dieta. «Stop ai cibi confezionati, mai saltare la colazione»

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I bambini fanno meno colazione. In casa si corre dietro al tempo e i genitori portano a tavola sempre più spesso cibo spazzatura. Ersilia Troiano è la presidente dell’Asand, l’associazione scientifica alimentazione, nutrizione e dietetica che riunisce i dietisti italiani. Ed è lei a lanciare l’allarme: non sappiamo fare la dieta. «Si pensa che questa sia una soluzione salvifica che dà il risultato della vita, ma dovremmo capre che bisogna cambiare lo stile di vita, abituarsi a un regime alimentare vario e semplice e ispirato ai principi della dieta mediterranea». Per l’esperta i riflettori sono da accendere soprattutto sui minori.

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L’allarme

«I bambini fanno meno colazione e le loro abitudini alimentari sono in peggioramento a causa dei ritmi frenetici della vita – aggiunge – Come emerge dall’analisi dell’albo dei dietisti è forte a Roma il disagio socio-economico che limita un regime alimentare sano e vario».

Quali consigli vanno seguiti, però, per perdere peso? C’è da considerare che non tutti possono seguire uno stesso regime alimentare, che va calibrato in relazione a diversi fattori (come le malattie croniche, per esempio). Per una persona sana, spiega la presidente dell’associazione scientifica, «vanno seguiti i principi della dieta mediterranea che non è vero che è più costosa dello junk food» e fare porzioni «adeguate».

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Le indicazioni possono essere lette sulle «linee guida per una sana alimentazione» del Crea, il Centro di ricerca alimenti e nutrizione. Il rischio di assumere calorie “inutili” è dietro l’angolo. «Ora si portano a tavola molte bevande aromatizzate – prosegue Troiano – Il problema è quando le beviamo zuccherate. Dovremmo ridurre e portare quasi allo zero il consumo di zuccheri aggiunti».

Spazio ai carboidrati «preferibilmente integrali» e alle proteine: «Vanno bene quelle che vengono dal pesce, dalle carni bianche e comunque da quelle non processate». Altro tema, poi, è quello della riduzione del sale nell’alimentazione di tutti i giorni. Un eccesso può avere effetti anche nella salute dell’apparato cardiovascolare.

«Le linee guida parlano di un’assunzione massima tra i 5 e i 6 grammi di sale al giorno – aggiunge la presidente dell’Asand – Si può fare una graduale diminuzione, puntando anche a un calo dei prodotti confezionati che lo contengono. Le abitudini possono cambiare nel corso del tempo, e così si può arrivare a mutare radicalmente lo stile di vita».

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