Da dove viene il tonno in scatola

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    Monica Rizzo
    Monica Rizzo
    Cresciuta a pane e ristoranti (letteralmente) ho scoperto presto il mondo del cibo e della cucina. Spadellatrice seriale, i miei studi alberghieri hanno affinato le mie tecniche e le mie conoscenze. Oggi finalmente posso mettere a disposizione tutto quello che ho imparato con chi come me ama cucinare. Pronti a scoprire segreti e tips per rendere perfetti i vostri piatti? E allora seguite la mia rubrica “Trucchi e consigli”.

    Da dove viene il tonno in scatola? Questa domanda potrebbe sembrare semplice, ma la risposta è tutt’altro che banale. Il tonno in scatola è un ingrediente versatile e popolare in cucina, utilizzato in una vasta gamma di ricette, dalla semplice insalata al sofisticato piatto principale. Comprendere l’origine di questo prodotto non è solo una questione di curiosità, ma riflette anche la crescente consapevolezza e responsabilità dei consumatori verso le pratiche di pesca sostenibile e la qualità del cibo che portiamo in tavola.

    Da dove viene il tonno in scatola?

    Il tonno in scatola proviene principalmente da tre specie: tonno albacore, skipjack (o tonnetto striato) e yellowfin. Questi pesci vengono pescati in diverse parti del mondo, principalmente nell’Oceano Pacifico, nell’Oceano Indiano e nell’Atlantico. La pesca del tonno può avvenire attraverso diverse tecniche, tra cui la pesca a lenza, con reti da circuizione e con palamiti. Dopo la cattura, il tonno viene trasportato alle strutture di lavorazione, dove viene cotto, pulito, tagliato e infine inscatolato, spesso con l’aggiunta di olio o acqua e sale.

    La qualità del tonno in scatola può variare significativamente a seconda del metodo di pesca e di lavorazione. Ad esempio, il tonno pescato a lenza, metodo che permette di catturare un pesce alla volta, tende a essere di qualità superiore rispetto a quello pescato con metodi più industriali. Inoltre, la sostenibilità delle pratiche di pesca è diventata un fattore sempre più importante per i consumatori. Marchi che adottano pratiche di pesca responsabile e sostenibile spesso lo evidenziano sulle loro confezioni, attirando consumatori consapevoli e attenti all’impatto ambientale.

    La tracciabilità del tonno in scatola è un altro aspetto cruciale. Molti produttori forniscono informazioni dettagliate sul metodo di pesca e sull’area di cattura, permettendo ai consumatori di fare scelte informate.

    Insomma, il tonno in scatola non arriva sulle nostre tavole da un unico luogo o attraverso un unico metodo. La sua origine è variegata e riflette una complessa rete di pratiche di pesca, lavorazione e distribuzione. Come abbiamo visto, scegliere tonno in scatola di alta qualità e sostenibile significa non solo godere di un prodotto migliore dal punto di vista gustativo, ma anche contribuire positivamente all’ambiente marino e alle sue risorse.

    Per esplorare come utilizzare al meglio questo ingrediente versatile nella cucina quotidiana, ecco una deliziosa ricetta di pasta tonno e limone: https://www.moltofood.it/pasta-tonno-e-limone-ricetta/.

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