Perché i ceci si mettono in ammollo

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    Monica Rizzo
    Monica Rizzo
    Cresciuta a pane e ristoranti (letteralmente) ho scoperto presto il mondo del cibo e della cucina. Spadellatrice seriale, i miei studi alberghieri hanno affinato le mie tecniche e le mie conoscenze. Oggi finalmente posso mettere a disposizione tutto quello che ho imparato con chi come me ama cucinare. Pronti a scoprire segreti e tips per rendere perfetti i vostri piatti? E allora seguite la mia rubrica “Trucchi e consigli”.

    Perché i ceci si mettono in ammollo è una domanda che molti appassionati di cucina e enogastronomia si pongono, soprattutto quando si avvicinano alla preparazione di ricette che li vedono protagonisti. La risposta a questa domanda non solo svela un aspetto fondamentale della cucina tradizionale ma apre anche la porta a una migliore comprensione di come trattare i legumi in generale. L’ammollo dei ceci, infatti, non è un passaggio arbitrario, ma un’azione che incide profondamente sulla qualità del piatto finale, sulla digestibilità del legume e sulla riduzione dei tempi di cottura.

    Perché i ceci si mettono in ammollo

    Mettere i ceci in ammollo è una pratica che affonda le sue radici nella tradizione culinaria e che possiede molteplici giustificazioni, sia di natura pratiche che nutrizionale. Innanzitutto, l’ammollo permette di reidratare i ceci, che essendo stati essiccati per la conservazione, hanno perso gran parte del loro contenuto idrico. Questo processo non solo accorcia i tempi di cottura, rendendoli più morbidi in meno tempo, ma contribuisce anche a rendere i ceci più facili da digerire.

    Un altro aspetto fondamentale riguarda la riduzione dei fitati, composti naturalmente presenti nei legumi che possono limitare l’assorbimento di minerali come ferro e zinco. L’ammollo, soprattutto se prolungato e in acqua tiepida, contribuisce a ridurre la concentrazione di questi antinutrienti, migliorando quindi il profilo nutrizionale del piatto finale.

    Inoltre, l’acqua di ammollo tende ad assorbire parte degli zuccheri solubili presenti nei ceci, che sono tra i principali responsabili della produzione di gas intestinale. Scolare i ceci dall’acqua di ammollo e risciacquarli prima della cottura può quindi aiutare a rendere il legume più gentile sullo stomaco.

    La temperatura dell’acqua di ammollo gioca anch’essa un ruolo importante. Acqua tiepida o a temperatura ambiente favorisce il processo di reidratazione e la riduzione dei fitati, mentre acqua fredda può rallentare questi processi.

    Come abbiamo visto, l’ammollo dei ceci non è un capriccio culinario, ma una pratica con solide basi scientifiche e tradizionali che migliora la qualità del piatto finale sotto molteplici aspetti. Che siate alle prese con una semplice zuppa o con ricette più elaborate come le cotolette di ceci, non sottovalutate mai l’importanza di questo passaggio. Insomma, dedicare tempo all’ammollo dei ceci è un investimento sulla riuscita del vostro piatto e sul benessere di chi lo consumerà.

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