Perché il pesto non va riscaldato

    Suggerite per te

    - Adv -
    Monica Rizzo
    Monica Rizzo
    Cresciuta a pane e ristoranti (letteralmente) ho scoperto presto il mondo del cibo e della cucina. Spadellatrice seriale, i miei studi alberghieri hanno affinato le mie tecniche e le mie conoscenze. Oggi finalmente posso mettere a disposizione tutto quello che ho imparato con chi come me ama cucinare. Pronti a scoprire segreti e tips per rendere perfetti i vostri piatti? E allora seguite la mia rubrica “Trucchi e consigli”.

    Perché il pesto non va riscaldato? Questa domanda, apparentemente semplice, nasconde dietro di sé una serie di ragioni tecniche e tradizionali che ogni appassionato di cucina e enogastronomia dovrebbe conoscere. Il pesto, salsa iconica della cucina italiana, è amato in tutto il mondo per il suo sapore fresco e aromatico. La sua preparazione, che sembra a prima vista elementare, richiede in realtà una certa attenzione per preservare al meglio le caratteristiche organolettiche degli ingredienti. Capire perché il pesto non va riscaldato è fondamentale per garantire la qualità e l’autenticità del piatto a cui viene abbinato.

    Perché il pesto non va riscaldato?

    Il pesto, nella sua forma più tradizionale, è una salsa fredda composta principalmente da basilico, aglio, pinoli, Parmigiano Reggiano o Pecorino, olio extravergine di oliva e sale. La sua preparazione non prevede l’uso del calore, elemento che, se introdotto, può alterare significativamente la struttura e il sapore degli ingredienti principali.

    Il basilico, ingrediente fondamentale del pesto, è particolarmente sensibile al calore. Riscaldare il pesto può causare l’ossidazione del basilico, portando a un cambiamento di colore, da un verde brillante a un verde più scuro e meno invitante, e a una perdita del suo aroma caratteristico. Inoltre, il calore può ridurre la fragranza degli oli essenziali presenti nel basilico, compromettendo la freschezza che è segno distintivo del pesto.

    L’olio extravergine di oliva, altro componente chiave, quando esposto a temperature elevate, può perdere le sue proprietà nutrizionali e il suo profilo aromatico, alterando così l’equilibrio del sapore che caratterizza il pesto. Anche il formaggio, una volta riscaldato, può alterare la texture della salsa, rendendola meno cremosa e più grumosa.

    Per preservare l’integrità del pesto, è consigliato aggiungerlo ai piatti caldi, come la pasta, lontano dal fuoco e mescolare fino a che non si sia uniformemente distribuito. Questo metodo permette di riscaldare il pesto indirettamente, preservando al meglio i suoi sapori e le sue proprietà.

    Insomma, il pesto è una salsa che esprime al meglio le sue qualità quando rimane non cotta, esaltando i piatti a cui viene abbinata con la sua freschezza e aromaticità. Per chi fosse interessato a preparare il pesto seguendo la tradizione, può trovare la ricetta autentica del pesto alla genovese qui.

    Come abbiamo visto, il segreto per godere appieno delle qualità del pesto risiede nel saperlo utilizzare nella maniera corretta, evitando di riscaldarlo direttamente, per non comprometterne gusto e proprietà.

    Le ricette

    - Adv -

    Le ricette

    - Adv -

    Ultime ricette

    Scopri anche

    - Adv -