Dolcezza glamour, il tiramisù classico

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    Quando si parla di tiramisù bisogna ricordare che nel mondo questa è la quinta parola italiana conosciuta legata alla cucina. Oggi è il dolce più modaiolo di tutti, oltre che il più replicato nei ristoranti, sia nella sua produzione industriale che in quella artigianale.

    Tanto diffuso, ma anche poco conosciuto nelle sue origini. Una leggenda vuole che il suo nome derivi da un dolce ‘corroborante’ che una maîtresse di Treviso offriva ai clienti della sua casa di tolleranza sul finire dell’’800, prima di entrare nel menù di un ristorante in piazzetta Ancilotto e, quindi, nel tempo diffondersi anche fuori dei confini regionali. Senza dubbio gli ingredienti del tiramisù sono calorici a 360 gradi, tanto che, senza scomodare l’antica maîtresse, nelle campagne trevigiane esistevano già versioni similari, a partire dallo ‘sbatutin‘ di uovo e zucchero coi biscotti savoiardi.

    Questo piatto oggi arriva come dessert – molto buono, in San Lorenzo, quello di Zerozero100 – ma in passato, poteva essere anche una sorta di piatto unico. Giovanni Comisso, scrittore trevigiano, e primo importante divulgatore del dolce, ci racconta che sua nonna, la contessa Giuseppina Tiretta Salsa, lo consumava spesso come piatto unico per cena.

    Ingredienti

    Preparazione

    Step 1

    Battete energicamente i tuorli con lo zucchero e unite, poco alla volta, il mascarpone fino ad ottenere una crema molto vellutata.

    Step 2

    Inzuppate i savoiardi nel caffè e disponeteli a strato in una terrina coprendoli con la crema, ripetete l’operazione e mettete tutto in frigo coprendo per almeno tre ore.

    Step 3

    Prima di servire, cospargete il tutto con abbondante polvere di cacao.

    Step 4

    Vino consigliato: Marco De Bartoli – Passito di Pantelleria Bukkuram – Sole di Agosto 2019

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