Sapori alla romana: la ricetta della coratella di agnello alla genovese

Abbacchio, agnello e pecora: ecco dove perdersi nei gusti della tradizione senza rinunciare a un tocco di creativit

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    Agnello, pecora, abbacchio… La cucina romana verace non ha confini con le sue campagne e si esalta di sapori semplici e gioiosi. In città non è difficile trovare buoni piatti, anche se non è piccolo il numero delle trattorie acchiappaturisti dove viene propinato agnello di modesta qualità, per giunta riscaldato.

    Voltate le spalle a questa ristorazione in negativo, a Roma si può divertire sia andando sul filone creativo che su quello puro e duro della tradizione. Fritto croccante forever alla Vecchia Roma di piazza Campitelli, col valore aggiunto di un servizio di grande professionalità e una ambientazione sulla piazza barocca di grande suggestione.

    A Trastevere lo stinco cotto a bassa temperatura dell’Antica Pesa è un must, ma sono da non perdere da Paris, a poca distanza, le costarelle di abbacchio a scottadito. Per gli appassionati del carré, l’indirizzo da non mancare è il Convivio del bravo Angelo Troiani, che lo propone in quattro cotture diverse.

    E ancora, cervello fritto (nel misto alla romana) da Secondo Tradizione, celebre anche per la sua selezione di salumi e formaggi, oppure nell’estremismo del crudo (con emulsione di ostriche e polvere di peperoni piccanti), geniale invenzione del creativo Roy Caceres di Metamorfosi ai Parioli.

    La ricetta della coratella di agnello alla genovese di Annibale Mastroddi, Antica Macelleria Annibale – Roma

    «Oggi semagna sempre di meno la coratella, ma è un peccato», recita con la faccia triste Annibale Mastroddi, macellaio filosofo con bottega a via di Ripetta.

    Ingredienti

    Preparazione

    Step 1

    Vi fate dare dal vostro macellaio di fiducia della coratella d’angelo doc, che deve avere il cuore, il fegato, i polmoni, ma anche i rognoncini e le animelle.

    Step 2

    Poi, in un tegame di coccio fate imbiondire l’aglio e calate la coratella con qualche foglia di alloro.

    Step 3

    Un quarto d’ora a fiamma vivace, così potete cominciare a stufare a parte le vostre cipolle e poi mettete tutto nel tegame.

    Step 4

    Coprite col brodo vegetale e dopo venti minuti il piatto è pronto.

    Step 5

    Vino consigliato: un Muffato è il top.

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