Lardo, fettine di felicità: la ricetta dei medaglioni di faraona, carciofi e lardo di colonnata

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Carlo Ottaviano
Carlo Ottaviano
“Fare il giornalista è sempre meglio che lavorare”, diceva Luigi Barzini Jr. Farlo scrivendo di cibo è ancora meglio, aggiungo io dopo 45 anni di lavoro (duro e serio) in tv, quotidiani, mensili e qualche libro pubblicato. Per il Messaggero scrivo anche di economia e attualità.

La Specialità

Il lardo rappresenta la parte più grassa e voluttuosa del maiale. Un tempo ricercatissimo, oggi è spesso demonizzato. Il proverbio dice: “Lardi e ladri sono gli ospiti delle cantine più ricche”. Può essere tagliato a tocchetti o in sottilissime fettine, regalando carattere anche agli ingredienti più semplici.

Ad esempio, le fave secche con lardo, o il dolce suggerito da Orietta Berti nel suo libro “La mia cucina”, che prevede castagne sciroppate avvolte in fettine di lardo, cotte al forno con pepe, vino bianco, miele e rosmarino tritato.

Lardo IGP di Colonnata è la scelta dell’Usignolo di Cavriago. La sua lavorazione, tra settembre e maggio, prevede la salatura e la maturazione in vasche di marmo con erbe aromatiche e pepe, per sei mesi in ambienti poco aerati, rendendolo un prodotto unico per sapore e consistenza.

I ripieni

In Toscana, il lardo è quasi sacro. Stefano Rocchi propone l’utilizzo del lardo in piatti di pesce e carne, come i gamberoni in padella o nei ripieni di quaglia. Anche un semplice uovo fritto con una foglia di lardo può diventare un piatto straordinario. Il lardo di Arnad, in Valle d’Aosta, è altrettanto pregiato, ottenuto dalla spalla e dal dorso dei maiali e maturato in una salamoia per almeno tre mesi.

Impasti e macinati

Il recupero di razze suine locali ha favorito il ritorno sulle tavole di lardi di qualità, come quelli di Sauris e Cormons in Friuli, dove il Pestat di Fagagna, un impasto di lardo, erbe aromatiche e spezie, rappresenta una tradizione ancora viva, protetta dal Presidio Slow Food.

La ricetta dei medaglioni di faraona, carciofi e lardo di colonnata di Marco Mignani, Osteria I Tre Compari – Massa

Ingredienti

Preparazione

Step 1

Per il ripieno, tagliare il lardo a cubetti e soffriggerne un terzo con i carciofi tagliati alla julienne, aggiungendo acqua calda man mano.

Step 2

Unire il composto a ricotta, parmigiano, uovo e il restante lardo, amalgamando con pangrattato fino ad ottenere un ripieno compatto.

Step 3

Disossare la faraona, condirla con sale e pepe, riempirla con il ripieno e arrotolarla a cilindro nella carta stagnola bucherellata.

Step 4

Cuocere in forno a 180°C per 40 minuti

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