Cottura a fuoco spento? Barilla conferma: «Aiutiamo il mondo»

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    Due minuti possono fare la differenza? Per il colosso della pasta, sì. In un periodo storico particolarmente difficile come quello che stiamo vivendo, anche cuocere la pasta a gas spento è un modo per contenere i costi delle bollette. E dopo il consiglio del premio Nobel, Giorgio Parisi, ecco che anche Barilla si schiera dalla parte della cottura passiva

    Caro bollette, ecco la cucina a fuoco spento: dall’antipasto al dolce, le ricette “senza gas” degli chef

    L’annuncio social

    Il caro bollette spaventa sempre di più e i prezzi del gas fanno paura anche di fronte ai fornelli. Ma adesso arriva la conferma che cucinare il piatto tipico della tradizione italiana, la pasta, non è più un problema. È davvero possibile cucinarla a fuoco spento? Per Barilla, sì. Se non fossero bastati i pareri illustri del premio Nobel Parisi e del ricercatore Dario Bressanini, anche il colosso della pasta si schiera a favore della cottura passiva e su Instagram ha condiviso un video con le istruzioni per come cuocerla. La celebra azienda produttrice di pasta e sughi, a proposito, ha deciso di sviluppare via social una vera e propria campagna informativa in favore del risparmio.

     
     
     

     

     

     
     
     
     
     
     

     

     
     

     

     
     
     

     

     

     
     

     

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    Le istruzioni 

    La campagna lanciata da Barilla si basa su una serie di video dove l’azienda spiega come cuocere la pasta in modo passivo può aiutarci a risparmiare sul gas, spiegando tra l’altro quanto bisogna attendere per ogni tipo di pasta prima di poterla scolare. Due minuti che possono fare davvero la differenza. 

     
     
     

     

     

     
     
     
     
     
     

     

     
     

     

     
     
     

     

     

     
     

     

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    Un’abitudine sostenibile

    La cottura passiva non è soltanto un modo per risparmiare, ma anche una scelta sostenibile, a garantirlo è Barilla. «I media hanno iniziato a parlarne solo negli ultimi tempi, ma il metodo alternativo di preparazione della pasta chiamato “Cottura Passiva” ha fatto la sua comparsa a metà dell’Ottocento – scrive il colosso della pasta -. Lasciare riposare la pasta a fornelli spenti è anche un’abitudine sostenibile. Gli studi indicano che, oltre a risparmiare energia, si riducono fino all’80% le emissioni di CO₂e. La ricerca condotta durante lo scorso anno da Academia Barilla dimostra anche che rispettare le tempistiche corrette è ancora più importante quando si utilizza questo metodo di cottura, per una cottura perfetta e sempre al dente». Adesso non resta che provare…

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