Primavera, i fiori sbocciano nei piatti e nei bicchieri

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    Complice la primavera è boom per la nuova tendenza “Flower Mixology” dove petali e fiori edibili diventano protagonisti dei cocktail grazie anche al trend #garnishgame, dove i bartender si sfidano a colpi di decorazioni spettacolari. Anche Martha Stewart, la celebre conduttrice televisiva statunitense, famosa per i suoi programmi di cucina, ne ha recentemente parlato sottolineando l’importanza di petali e fiori nella decorazione dei cocktail.

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    «Petali e fiori edibili – conferma Alessia Bigolin, drink setter di Anthology by Mavolo, lo spin off di Mavolo Beverages importatore e distributore di bevande – conferiscono una complessità unica al sapore del cocktail e, grazie alla loro fragranza, completano il drink offrendo una nuova esperienza di gusto e gradevolezza. Inoltre, sono molto versatili: si possono utilizzare con gli spirit neutri come la vodka, ma possono essere abbinati anche a quelli più aromatici come il gin».

    Per il contest Alessia ha rielaborato la ricetta dello storico “Bee’s Knees” con un signature cocktail a base di Gin Melifera composto da bacche di ginepro, cardamomo, angelica, immortelle, maceron e altre piante autoctone dell’Île d’Oléron (isola della costa atlantica della Francia), limone, miele e una guarnizione di elicriso.

    A riprova del successo del trend, anche il cocktail Adelasia della barlady Ottavia Castellaro dedicato alla città di Alassio che è stato presentato durante la tre giorni alassina del Festival della Cucina con i Fiori diretto da Claudio Porchia e che ha visto arrivare nella cittadina ligure chef, pasticceri e bartender da tutta Italia per dimostrare che i fiori in cucina non solo un futile decoro.

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    Il cocktail prende nome dalla Riserva Naturale Adelasia così chiamata in onore della principessa Adelasia, figlia dell’imperatore Ottone I di Sassonia, che secondo la leggenda durante la sua fuga in Liguria con l’amato Aleramo, lo scudiero che aveva sposato contro il volere del padre, proprio in questi boschi trovò rifugio prima di raggiungere la costa dove fondarono la città di Alaxia, l’odierna Alassio. Adelasia unisce il succo di begonia di Tastee.it, una start up che propone prodotti pronti a base di fiori, con l’Asti spumante e lo sciroppo di salvia di M’agrado, una piccola realtà nelle montagne del cuneese.

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    La begonia è anche alla base del gelato, realizzato da Aldo De Michelis della gelateria Perlecò di Alassio, “I love Alassio – FiordiBegonia” un gusto dedicato al fiore simbolo della città che ha ottenuto, proprio in occasione del Festival, la denominazione De.Co.
    Ad Alassio hanno portato le loro creazioni fioriti anche diversi chef blasonati. Un esempio il “Risotto Sanremo, con gambero rosso e fiori di nasturzio” di Enrico Derflingher, presidente Euro-Toques International, variazione del celebre risotto dedicato alla Regina Vittoria arricchito con la presenza del nasturzio che dà una sfumatura di piccante e una nota di freschezza al piatto.

    Dal primo al dolce col dessert del miglior pasticcere del mondo: Giuseppe Amato, pastry chef del ristorante 3 Stelle Michelin “La Pergola” del Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotels & Resorts. Per la sua “Crostatina al limone e fragole con nasturzio” Amato ha impiegato i fiori dell’azienda Ravera Bio di Albenga, che fornisce petali pronti all’uso coltivati senza agenti chimici. «La mia crostatina – spiega Amato – racchiude in un unico piatto due ricette della tradizione. Una richiama la nostra con la crostata di frutta e l’altra quella francese con la lemon pie. Ho inserito il nasturzio perché riesce a portare all’interno del dolce un’ulteriore freschezza oltre a quella del limone e una leggera piccantezza senza alterare il gusto del prodotto dove viene inserito, in questo caso nella fragola».

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