Tisane, la forza della natura: la ricetta del karkadè

Le tisane non si usano solo nelle serate invernali, ma sono ideali anche in primavera-estate. Possono essere bevute calde, rispettando la lentezza dei riti, oppure tiepide e addirittura fredde

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    “Fare il giornalista è sempre meglio che lavorare”, diceva Luigi Barzini Jr. Farlo scrivendo di cibo è ancora meglio, aggiungo io dopo 45 anni di lavoro (duro e serio) in tv, quotidiani, mensili e qualche libro pubblicato. Per il Messaggero scrivo anche di economia e attualità.
    tè, tisana, drink, bevanda, karkadè

    Tisane

    Tutti cultori di erbe, salvo poi sbagliare usando come fossero sinonimi le parole tisana, infuso e decotto. «In realtà – spiega Nadia Gulluni, biologa nutrizionista – c’è una grande differenza. Le tisane sono estratti acquosi di erbe medicinali. L’infuso, il decotto e il macerato sono invece i diversi metodi di preparazione che permettono l’estrazione dei principi attivi della pianta». Cerchiamo di essere ancora più precisi. «L’infuso – spiega ancora la studiosa – è ideale per le parti più delicate come fiori e foglie. Il decotto si usa per le parti legnose come cortecce e radici. Il macerato si impiega infine per radici, semi e fiori mettendoli in acqua fredda per alcune ore o una intera notte».

    Stagioni

    Un altro punto da chiarire è che le tisane non si usano solo nelle serate invernali, ma sono ideali anche in primaveraestate. Bevute calde, rispettando la lentezza dei riti, oppure tiepide e addirittura fredde, insomma preparate prima, per chi non ha tempo né pazienza.

    Gulluni nelle 128 informatissime pagine del suo libro Erbe da bere (Tecniche Nuove, 9,90 euro) propone centinaia di bevande con una quarantina di vegetali essiccati o freschi di stagione. «La primavera – ci dice da Genova, dove vive – è la stagione in cui si risveglia la natura, sbocciano i fiori. Ma segna anche l’inizio di tutte le diete in vista dell’estate». Le tisane sono consigliate pure per una sana abbronzatura. «La protezione con le creme solari – suggerisce Gulluni – si può integrare con piante come tè verde e karkadè che, grazie al loro contenuto di polifenoli e vitamina C (antiossidanti), aumentano la protezione dai possibili danni dei raggi UV consentendo al tempo stesso di avere un’abbronzatura perfetta».

    «Un’altra alleata dell’estate – aggiunge – è la radice di liquirizia che, associata ad esempio al tè nero, è utile nei casi di cali di pressione e per quei fastidiosi mal di gola estivi, causati dagli sbalzi di temperatura provocati dai condizionatori. E così, l’infuso di salvia può essere utile per ridurre la sudorazione eccessiva». Tutte bevande che si possono preparare a caldo e poi bere una volta raffreddate («aggiungete una goccia di limone per evitare che si ossidino», consiglia la biologa).

    Indicazioni

    Pensare alle erbe solo come soluzione o prevenzione di malesseri è però riduttivo. Danno
    una marcia in più di sapore anche in cucina. «Provate – suggerisce Nadia Gulluni – nelle cotture a vapore l’infuso di melissa e menta. Le patate diventano un piatto fresco e ricco di aroma. Così il riso con l’aggiunta di menta. Oppure nell’acqua per preparare il couscous aggiungete l’infuso di zenzero e avrete una sensazione di maggiore freschezza e digeribilità». Gli estratti di fiori, foglie, radici profumeranno pure l’aria con le loro microparticelle volatili. Non a parole ma davvero, perché – si sa – scripta manent, erba volant.

    La ricetta della tisana al karkadè di Nadia Gulluni, Erbe da bere – Tecniche Nuove

    La bevanda è ideale dopo una lunga giornata al mare o una camminata in montagna. Se si ha voglia di un infuso rinfrescante che tolga la sensazione di caldo, ma anche la fatica della giornata, soprattutto se si è camminato tutto il giorno. Può essere anche utile in caso di gambe gonfie e pesanti per la sua azione diuretica.

    Preparazione

    Step 1

    Si prepara l’infuso mettendo un cucchiaio della tisana in una tazza d’acqua calda a circa 70 gradi, si copre e si lascia in infusione per 20 minuti.

    Step 2

    Si filtra e si può bere tiepido o freddo a piacere. Se si vuole conservare in frigo è meglio aggiungere qualche goccia di succo di limone.

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