Manco, la tradizione laziale incontra la modernità

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    Un ristorante giovane che ha rispetto del passato, tanto da scegliere come proposta culinaria la tradizione laziale, ma con un tocco moderno. È Manco, aperto pochi mesi fa vicino piazza Bologna a Roma da quattro giovani chef che sognavano un locale tutto loro. Poi, di recente, a questo team formato dai fratelli Marco e Lorenzo Di Paolo, Derscariu Cosmin ed Edoardo Ceccacci, si è aggiunta l’ostessa under 30 Anastasia Paris, con esperienze anche all’estero.

    Pasta alla carbonara, la ricetta perfetta per gli spaghetti

    Lo spazio è contemporaneo, a partire dagli arredi: lo stile è essenziale sia all’interno che nel dehors, ma resta caldo e accogliente, grazie alle incursioni dei décor, come la credenza in legno e il pavimento in cotto ospitati tra sedute nere e un bancone color turchese che, tra le ore 18 e le ore 20, pensa a servire l’aperitivo. Il menu affonda le radici in una ricerca profonda e curiosa di quanto sa offrire, stagionalmente, il territorio di Roma e dintorni. Ai piatti in carta si uniscono le proposte del giorno scritte su una lavagna.

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    Cosa provare? La Polpetta fritta di coda alla vaccinara con pecorino, il Tagliolino “Bottega Gamberoni” al ragù di pecora, la Padellaccia di maiale alla viterbese (fatta con le sue parti meno nobili) e, immancabile, l’Abbacchio alla romana e puntarelle.

    RISTORANTE MANCO. Roma, via Adolfo Venturi 14. Chiuso il lunedì. Tel. 339 5694998; www.instagram.com/ristorante_manco/; prezzo medio 40 euro

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