Cambiamenti climatici: ecco cosa scegliere a tavola per contrastarli partendo da 5 piatti consigliati da Barilla

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    La Fondazione Barilla propone per la linea Su-Eetable Life cinque ricette sane e sostenibili la cui cottura richiede meno di 15 minuti. Con i consigli culinari di Barilla si può anche dare una mano al contrasto dei cambiamenti climatici.

    «Il modo in cui produciamo, consumiamo, distribuiamo e sprechiamo il cibo, hanno un forte impatto sull’ambiente e sul clima, visto che i nostri sistemi alimentari contribuiscono fino al 37% delle emissioni di gas serra» così Marta Antonelli, direttore della ricerca di Fondazione Barilla. La Fondazione fornisce quindi una serie di consigli da seguire tutto l’anno per mangiare sostenibile e suggerendo 5 ricette fresche, che richiedono meno di 15 minuti di cottura, da portare a tavola nei mesi estivi.

    Le cinque ricette

    Si tratta di insalata di cereali misti e verdure, pollo ai peperoni dolci e curcuma, gazpacho, bruschette di segale con sgombro, pomodorini, menta e pesche con amaretti e cacao. Si tratta di ricette gustose e con un altissimo livello di sostenibilità ambientale, ideali per essere preparate nei mesi più caldi dell’anno e che hanno bisogno di meno di 15 minuti. Le cinque ricette possono essere preparate con ingredienti comuni, presenti in tutte le dispense, e hanno modalità di cottura fresche e veloci. Non sarà necessario tenere il forno acceso per ore, né trascorrere troppo tempo davanti ai fornelli: così non solo si contribuisce al risparmio energetico, ma si può godere al massimo delle giornate estive, senza stress.

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    I problemi del cambiamento climatico

    Il cambiamento climatico indotto dall’uomo ha provocato un incremento di 1,2°C delle temperature globali rispetto ai livelli preindustriali. Nella regione del Mediterraneo, questo fenomeno potrebbe portare a un riscaldamento di 0.7°C nel giro dei prossimi vent’anni, per raddoppiare entro il 2050. I nostri sistemi alimentari poco sostenibili, contribuendo fino al 37% delle emissioni di gas serra, hanno un impatto negativo sull’ambiente e sul clima. Ciascuno di noi può essere agente del cambiamento e contribuire a mitigare questa situazione drammatica, adottando uno stile di vita più sostenibile, a partire dalla tavola.

    Il bacino del Mediterraneo è considerato un “hotspot” del cambiamento climatico, ovvero un’area particolarmente vulnerabile. Le stime attuali mostrano come ci si aspetti, in concomitanza con estati che riscaldano ad un ritmo del 40% superiore a quello globale, una diminuzione delle precipitazioni nel breve (2025) e medio termine (2050) dal 2 al 7%, contro un aumento globale previsto tra l’1 e il 4%. Questo significa che nella regione del Mediterraneo i cambiamenti climatici e la variabilità climatica potrebbero portare a un riscaldamento di 0.7°C nel giro dei prossimi vent’anni, che raddoppierà entro il 2050.

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    Il ricettario Barilla

    Il ricettario nasce dall’esperienza dell’omonimo progetto che mira a coinvolgere i cittadini europei ad adottare una dieta sana e sostenibile con l’obiettivo di contribuire a una sostanziale riduzione delle emissioni di gas serra e del consumo idrico connessi alle scelte alimentari: passando cioè dall’attuale impatto medio per pasto di un cittadino europeo, che pesa circa 1,8 kg di CO2 eq., a circa 1 kg di CO2 eq. emessa per pasto. Attraverso l’analisi della letteratura medica e scientifica di settore, il progetto ha elaborato 5 consigli che si pongono alla base di un’alimentazione sana e sostenibile. Sarebbe importante ad esempio preferire gli alimenti di origine vegetale a quelli di origine animale.

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    Una dieta ricca di frutta, verdura, legumi, cereali integrali e frutta secca è ottima per la nostra salute ed è anche rispettosa del clima. Ma anche mangiare la carne rossa solo occasionalmente. Se consumata troppo di frequente può avere un impatto negativo sulla nostra salute e su quella della Terra. Cercare quindi di non mangiare carne rossa più di una volta alla settimana. Assumere proteine di origine vegetale. Come fagioli, lenticchie, piselli e altri legumi come i ceci, ma anche le verdure a foglia verde, sono fonti proteiche versatili e sostenibili; ricche di fibre e nutrienti.

    Fra gli alimenti di origine animale, le carni bianche e il pesce hanno un impatto minore sul Pianeta rispetto alla carne rossa, il che significa che puoi consumarli fino a tre volte alla settimana facendo comunque la tua parte per l’ambiente. Mangiare uova e formaggio non più di un paio di volte alla settimana. Ma non rinunciare al gusto, diversificando la propria dieta, esplorando tutte le varietà di verdura, legumi e cereali integrali a disposizione e rendendo più invitanti zuppe e insalate, con l’aggiunta di una manciata di semi o frutta secca, e gusta la frutta di stagione come spuntino. Infine utilizzare oli vegetali per cucinare e scoprire prodotti locali e stagionali.

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